Una serata di sport e solidarietà nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.

Che ruolo ha avuto, ha e dovrà avere lo sport nella nostra società? Quali valori ha veicolato e dovrà sempre di più veicolare? Quanto le politiche di sviluppo devono prevedere l’attività sportiva come elemento fondamentale?

Da queste domande è nata l’idea di una serata-evento “Passato, presente e futuro dello sport” che si è svolta sabato 5 settembre nello splendido scenario della piscina Filarmonica di Macerata.

passato presente futuro sport


La prima attività della neonata Associazione I Fuoriclasse aveva diversi obiettivi: ripartire dopo tutte le limitazioni per l’emergenza Coronavirus, ricominciare la raccolta fondi per finanziare l’attività sportiva ai bambini e mettere lo sport al centro della scena.
L’obiettivo ulteriore de I Fuoriclasse è anche quello di diventare un promotore culturale dello sport come elemento fondamentale della crescita.

Passato, presente e futuro dello sport

Lo sport è stato sempre presente anche al di fuori dei campi di gara. Da questo presupposto è nato lo “storytelling” della serata condotta dal nostro ambassador Giammarco D’Orazio, Mental Coach ed esperto di comunicazione.

Qual è stato il ruolo dello sport in passato nella nostra società?

Siamo partiti ricordando la doppia vita di Gino Bartali: la prima, quella del grande campione del ciclismo; la seconda quella del “giusto” che ha aiutato migliaia di ebrei ad evitare la deportazione durante la seconda Guerra Mondiale.

In questo percorso ci ha aiutato Gioia Bartali, nipote del grande campione ed ora curatrice del suo lascito storico e spirituale. Gioia ci ha raccontato diversi aneddoti che hanno ricostruito i valori-guida del nonno Gino, che sono stati la guida nella sua lotta al nazi-fascismo.

Sport e politica

Quanto lo sport ha influenzato la politica? E quanto gli sportivi hanno utilizzato lo sport per mandare messaggi politici?
Giammarco D’Orazio ha proseguito la narrazione ricordando Muhamed Ali che rifiutò di andare in guerra in Vietnam; o Tommie Smith che sul podio dei 200 metri ai Giochi Olimpici del 1968 alzò il famoso pugno al cielo; o Kareem Abdul Jabbar, uno dei più grandi cestisti della storia, rifiutò di andare alle Olimpiadi del Messico come protesta per il razzismo dilagante in America.

Proprio parlando di basket, sul palco è salito Paolo del Buono, ex-giocatore della storia Olimpia di Milano ora imprenditore, ricordando come lo sport sia un veicolo naturale di valori sani.

Il presente dello sport

Passando a quello che accade oggi, Giammarco D’Orazio e i vari ospiti sul palco hanno ricordato come lo sport debba essere considerato un’attività basilare per la crescita sana dell’individuo. E per sana si intende anche fisica: il tasso di obesità infantile è, soprattutto in Italia, un fattore allarmante oltre ad essere un potenziale aggravio di miliardi di euro per la spesa pubblica sanitaria.

Testimoni quotidiani di un rapporto tra sport, salute e valori sono Paolo Principi, ginnasta della nazionale italiana, e Michele Antonelli, campione italiano di Marcia con occhi puntati sulle prossime Olimpiadi.

Presente passato e futuro dello sport

Il ruolo futuro dello sport

Quale sarà il ruolo futuro dello sport in questa società?
Tutti i presenti sono stati concordi nel dire che sarà un ruolo determinante, strategico per le popolazioni che sapranno interpretare al meglio uno stile di vita sano.

Abbiamo fortemente voluto questa serata proprio per collegare il ruolo dello sport allo sviluppo delle prossime generazioni, composte da quei bambini che supportiamo con il nostro operato” è il commento di Antonio Quaranta, Presidente dell’Associazione I FuoriClasse “è stato anche un messaggio alle istituzioni, alle associazioni e al territorio per confermare la nostra volontà di essere un hub di sviluppo per progetti legati allo sport e alla divulgazione di una mentalità sportiva”.